Sartirana Lomellina, comune adagiato nella fertile pianura compresa tra il Sesia, il Ticino e il Po, fa parte della splendida provincia di Pavia.
Abitato sin dai tempi dei romani nell’XI secolo diventa un possedimento di Pavia. Alla fine del XIV secolo Gian Galeazzo Visconti fa costruire un castello e, un secolo più tardi, gli Sforza lo fanno rialzare di un piano e lo rendono sicuro dotandolo di cinta e fossati.
Il progetto viene affidato a Bartolomeo Fioravanti, lo stesso architetto che aveva contribuito alla realizzazione del Cremlino di Mosca e del Castello Sforzesco di Milano.
Dopo essere diventato feudo di Angelo della Pergola in epoca viscontea passa a Cicco Simonetta e successivamente ai Guasco di Alessandria sotto gli Sforza. Nel 1521 Sartirana Lomellina diventa feudo della famiglia Arborio di Gattinara che trasforma il castello in una residenza, dandogli le sembianze attuali.
La famiglia ne resterà proprietaria fino al 1797, anno in cui viene soppresso il feudalesimo. Nel 1859 entra a far parte della provincia di Pavia.
Il castello oggi è sede del Centro Studi e Documentazione della Lomellina e della Fondazione Sartirana Arte. Risale al 1486 l’edificazione della chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta situata in via della Parrocchia. Al suo interno sono conservate alcune opere lignee di pregio come la Madonna del Socco risalente al XVI secolo e un crocifisso quattrocentesco.
Di fianco al castello si trova la chiesa barocca dedicata a San Rocco che conserva affreschi del Gonin ed uno splendido coro ligneo. Di notevole fattura il cimitero, progettato dall’architetto Carlo Nigra sul finire del XIX secolo.
Infine intorno al lago di Sartirana si trova una garzaia dove gli aironi vengono a riprodursi. Il comune gestisce l’area ecologica che viene considerata una delle più interessanti della zona.
Sartirana Lomellina, non a caso, fa parte dell’Ecomuseo del Paesaggio Lomellino.