Arco della Pace: costruito sul modello dell’arco trionfale romano, celebra la vittoria francese ed il legame tra Milano e Parigi.
A volerlo fortemente è Napoleone che ne carica di significati simbolici la costruzione. La matita è quella del Cagnola che dirige personalmente anche i cantieri aperti nel 1807. La somiglianza con l’arco di Trionfo parigino è immediata e per niente casuale, così come la posizione stessa.
Da qui infatti partiva e parte tutt’ora la strada del Sempione che all’epoca portava direttamente in Francia e poi a Parigi. Ad un capo troviamo l’arco parigino, all’altro capo l’arco meneghino.
Arco della Pace, momenti di storia unici
L’arco della Pace dunque doveva celebrare questo collegamento simbolico tra le due capitali, ma i lavori vengono interrotti ed abbandonati con la caduta dell’Imperatore francese.
Sono gli Asburgo a riprenderne il cantiere nel 1826 cambiandone ovviamente la dedica e quindi il significato, inaugurandolo finalmente nel 1838.
Pochi anni e la dedica cambia nuovamente, celebrando Napoleone III ed i Savoia, entrati a Milano in veste di liberatori.
E’ una delle zone maggiormente frequentate della città, per diversi motivi. Ovviamente la vicinanza con il parco Sempione e di conseguenza con il Castello, rendono questo un percorso davvero interessante sotto il profilo storico culturale, ma anche per momenti di svago: la passeggiata può infatti essere molto rilassante.
Inoltre questa è una delle zone della città di forte richiamo per tutto quello che ha a che fare con la famosa “movida”: i locali non mancano e le occasioni per il classico aperitivo milanese si sprecano.
Ma divertimento a parte, quel che è certo è che trovarsi sotto l’Arco della Pace dà una mix di sensazioni. L’imponenza unita al significato o per meglio direi i significati storici che qui possiamo leggere tra le righe, ci ricordano momenti di storia unici che è giusto conoscere e ricordare.