Il monumento a Cesare Beccaria si trova nella piazza omonima sulla destra del comando dei vigili o come si dice oggi, della polizia locale
Correva l’anno 1865 quando venne proposta la sua realizzazione, in occasione del voto per l’abolizione della pena di morte e poco dopo il centenario della pubblicazione “Dei delitti e delle pene“
Il concorso per la realizzazione del monumento a Cesare Beccaria vide vincitore Giuseppe Grandi con il suo progetto intitolato “Essere o non essere, questo è il problema”; l’inaugurazione del monumento fu il 19 marzo 1871.
Ecco alcune annotazioni fatte quel giorno da chi c’era:
«Il monumento, sorgente sulle fondamenta della casupola del boia, davanti al Palazzo di Giustizia, fu inaugurato il 19 marzo 1871 con un memorabile discorso di Pasquale Stanislao Mancini. I bassorilievi in bronzo, per la severità del concetto e per la purezza della forma, rivelarono un maestro e la statua fu tosto proclamata la più bella che ornasse le piazze di Milano; molti però lo ripeterono piuttosto per contrastare come già fino da allora troppe fossero le brutte, anziché per sincero riconoscimento del suo alto valore. Luigi Chirtani, nell’81, osservò giustamente che lo scultore, prima della pubblicazione delle lettere di Pietro e Alessandro Verri, aveva divinato la idiosincrasia di quel misto di debolezza e grandezza, di coerenza e di contraddizioni che fu l’immortale autore del libro Dei delitti e delle pene» (C. Bozzi)
Cesare Beccaria, fermo davanti ai vigili
E sempre a proposito del monumento a Cesare Beccaria:
«Esso sorge vicino a quel palazzo di giustizia da cui s’alzavano le grida dei torturati. Porrò fine dicendo come gli studiosi ed i cultori delle arti belle notarono alcuni difetti in questa opera scultoria del Grandi, per esempio averlo ritratto in età avanzata invece che in sui ventisette anni, il non avergli messo ai piedi una catena, una tenaglia spezzata, e l’averlo messo in modo che volge le spalle al palazzo di giustizia invece che in modo che egli lo fissasse, ma poi unanimi l’encomiarono come primo passo nella difficile arte della statuaria.» (S. Ghiron)
Quella che vediamo oggi è una copia: nel 1913 a causa del deterioramento del marmo, la statua originale di Cesare Beccaria venne spostata all’interno del Palazzo di Giustizia.