Nel cuore pulsante di Milano, a cavallo tra Piazza Duomo e Piazza della Scala, sorge Galleria Vittorio Emanuele II, icona architettonica e simbolo della città, dove storia, cultura e tradizione si fondono.
La Galleria venne realizzata in stile neo-rinascimentale su progetto dell’architetto Giuseppe Mengoni tra il 1865 e il 1878.Testimone dei cambiamenti della città e dei suoi abitanti, ha fatto da sfondo a eventi storici e trasformazioni sociali che l’hanno resa un punto di riferimento non solo per i milanesi, ma per il mondo intero. La Galleria è stata il primo grande centro commerciale di Milano e uno dei primi nel mondo, un luogo dove la tradizione incontra l’innovazione, dove la storia convive con il presente.
La presenza di eleganti negozi, caffè e ristoranti, frequentati da intellettuali, artisti e uomini d’affari le è valso sin da subito il soprannome di “Salotto di Milano“. Il suo design, caratterizzato da una copertura in ferro e vetro che permette alla luce naturale di filtrare, offre un ambiente suggestivo che invita a passeggiare e a godere della sua bellezza senza tempo.
Galleria Vittorio Emanuele II, un monumento all’identità milanese
Oltre all’architettura e alla vita mondana, la Galleria Vittorio Emanuele è anche custode di storie interessanti e tradizioni popolari. Una delle più curiose riguarda il mosaico del toro, situato nell’ottagono. Questo simbolo, che rappresenta la città di Torino, è al centro di una leggenda metropolitana che vede i turisti intenti a girare con il tallone sui suoi attributi, in cerca di buona fortuna.
Ma pochi sanno che l’origine di questo gesto affonda le radici nel passato, quando i milanesi calpestavano il toro non per fortuna, ma per disprezzo verso il simbolo della città rivale. Col passare degli anni, il gesto di sfregio si è trasformato in un rito propiziatorio, una curiosa evoluzione che riflette i cambiamenti della società e della percezione collettiva.
Negli anni, la Galleria ha resistito a bombardamenti, guerre e restauri, mantenendo intatta la sua funzione di punto nevralgico della città. Durante il boom economico del dopoguerra, la Galleria ha visto fiorire nuove attività e ha continuato ad essere il palcoscenico di eventi culturali e sociali, rafforzando il suo ruolo come simbolo di Milano.
La Galleria Vittorio Emanuele è più di un semplice centro commerciale; è un museo a cielo aperto, un luogo dove ogni angolo racconta una storia. Le recenti opere di restauro, eseguite in vista dell’Expo 2015, hanno restituito alla Galleria il suo splendore originario, permettendo a nuove generazioni di scoprire e apprezzare questo capolavoro di ingegneria e arte.
Oggi, passeggiare sotto le volte della Galleria Vittorio Emanuele II significa immergersi in un pezzo di storia milanese, respirare l’atmosfera di un luogo che, pur essendo nato in un’epoca di cambiamenti e tensioni, è riuscito a diventare un simbolo di eleganza e cultura. È un luogo dove il passato incontra il presente, dove ogni dettaglio racconta una storia, e dove la tradizione si intreccia con la modernità.
La Galleria continua a essere, oggi come allora, il cuore pulsante di Milano, un cuore che batte forte, testimone silenzioso di una città in continua evoluzione.
