Aggiungi un posto a tavola, che c’è un amico in più… no, non mi do al canto, ma ad una considerazione, visto e considerato che l’ho provato sulla mia pelle. O quasi.
Sarete tutti al corrente del fatto che, in seguito alle restrizione ed al distanziamento sociale, il comune di Milano ha dato modo ai locali di occupare spazi che, fino all’anno scorso erano come dire… improponibili.
E la città ha reagito come sempre a suo modo, chiedendo ed ottenendo (spesso) le autorizzazioni necessarie per dar modo ai clienti di essere alla giusta distanza gli uni dagli altri in un contesto sicuramente diverso.
Leggo oggi tanti post ed articoli al riguardo che mi danno la sensazione che tutto sommato gli avventori abbiano risposto in modo positivo. Come dicevo io stesso, settimana scorsa, in occasione dell’aperitivo storico da Tripburger, ho parlato dio fronte ad un bel gruppo di persone comodamente sedute…. sulle strisce gialle, il posto auto dei residenti per intenderci.
Un modo diverso di vivere la città in un momento sicuramente ancora particolare. Strano, forse è il termine migliore. Un periodo ed una situazione, quella dei tavoli in strada, lungo i marciapiedi e per le vie che a Milano stiamo vivendo noi milanesi, visto che, almeno per quel che posso aver visto io, di turisti in giro ce ne sono ancora pochini (uso pochini perchè mi piace essere ottimista).
Voi cosa ne pensate di questa Milano da bere… strada facendo?