Estate 2020, un’estate diversa e per gli operatori del turismo un momento difficile, a volte critico.
I dati che si stanno leggendo in questi giorni da una parte mettono in luce come il nostro Paese stia reagendo meglio rispetto ai “competitors” europei: le prenotazioni per la settimana di ferragosto, si legge, sono buoni per le località marine, in primis zona Rimini e Salento, ed anche la montagna, le nostre Alpi, non si possono lamentare.
Quello che invece proprio non va, nel senso che stenta molto, è tutto quello che ha a che fare con l’arte. Le nostre famose città, che tutto il mondo ci invidia, faticano ed anche tanto. Da Roma a Firenze, passando per Venezia ed arrivando qui da noi a Milano, tutte registrano dati davvero scoraggianti.
Se è vero che da sempre in estate la preferenza va al mare ed ai monti, la cultura e l‘arte sono sempre riuscite ad attrarre tanti turisti che, anche con il caldo, affollavano le strade delle nostre città. Quest’anno meno. Molto molto meno.