“Scopri subito il valore del tuo immobile”: questo è l’ultimo trend del settore immobiliare. Ma è realmente un servizio utile?
Attraverso algoritmi, molti siti e portali sono in grado di formulare in maniera istantanea una proposta di valutazione della casa. Si inseriscono alcuni campi obbligatori che riguardano la città, la zona, la metratura la presenza di box e cantina. Ma per ottenere il giusto valore queste informazioni non bastano.
“Queste valutazioni non sono corrette perché per valutare in maniera precisa il valore di un immobile bisogna prendere in considerazione molte più informazioni”, spiega Riccardo Assi della Assi&Partners.
E quali sono queste informazioni? “Certamente la zona in cui è ubicato l’immobile da un’idea di massima del valore medio per mq. A questo però vanno aggiunti lo stato in cui versa lo stabile, eventuali lavori di ristrutturazione e/o adeguamento degli impianti nell’abitazione, l’esposizione, la presenza o meno di un ascensore, le spese condominiali, etc.. Inoltre è fondamentale effettuate il calcolo corretto della metratura, che si ottiene solo attraverso un rilievo accurato”.
Il risultato di una valutazione online risulta quindi falsata e spesso viene attribuito all’immobile un valore inferiore di quello reale. Ma soprattutto una volta fatta la valutazione si finirà comunque per chiamare un’agenzia.
Si tratta quindi di valori non reali, che creano solo confusione nel cliente e che danno modo alle società che li propongono di acquisire nominativi per creare nuovi database.
La figura di un professionista resta quindi basilare ed il rapporto di fiducia che si instaura tra le due parti, darà modo di intraprendere un percorso che possa portare entrambe le parti al raggiungimento dell’obiettivo finale di vendere la propria casa al giusto prezzo ed in tempi brevi.
Il consiglio resta quindi sempre lo stesso spiega Assi “Contattare un’agenzia seria ed affidabile, stipulare un accordo attraverso un mandato, preferibilmente in esclusiva, darà modo al professionista scelto di lavorare al meglio, investendo tempo e risorse”.
E parlarsi nonché confrontarsi darà anche modo di porre tutte quelle domande alle quali un algoritmo, almeno ad oggi, non è in grado di rispondere.