Ci troviamo a Gorla lungo la via Prospero Finzi che corre accanto alla Martesana. Al civico 25 incontriamo il “Cantun Frecc” un edificio il cui nome deriva dal luogo dove fu costruito, un posto freddo che conosceva poco il calore dei raggi del sole.
Nacque come sciostra (dal latino “sub strata” cioè sottostrada), il tipico magazzino milanese costruito al livello delle acque del Naviglio che veniva usato come deposito di legna e carbone. Nel 1819 venne acquistato dall’ormai anziano Pietro Moscati, valente medico e accademico che godette di grande stima da parte di Napoleone Bonaparte che lo nominò senatore del Regno e direttore della Repubblica Cisalpina.
Successivamente il Cantun Frecc venne acquistato dal benestante Giovanni Barioli che, nel 1850, fece richiesta di modificare la sponda destra della Martesana per avere una maggiore presa d’acqua da usare per scopi irrigui. Egli infatti la adibì in un primo momento ad azienda rurale e, successivamente, a casa di villeggiatura. Nel 1875 divenne una filanda ma appena quattro anni più tardi venne trasformata in abitazione.
Nel 1892 una parte dell’edificio accolse una caserma dei Carabinieri, purtroppo colpita nel ’44 da un’incursione aerea che distrusse parzialmente la struttura.
Cantun Frecc, la sciostra lungo la Martesana
Proprio per la sua caratteristica il Cantun Frecc si prestò perfettamente come luogo per la stagionatura dei formaggi. Anche la gastronomia Peck, fondata a Milano in via Orefici nel 1883 da Francesco Peck, usava questo edificio per stagionare i suoi formaggi.
Il Cantun Frecc è uno dei tanti pezzi di storia presenti sul corso della Martesana. Gorla vantava numerose ville signorili che conferivano al paesaggio una bellezza talmente incantata da fargli attribuire il soprannome di Piccola Parigi.
La zona a inizio Ottocento era frequentatissima dai milanesi che la domenica amavano passare i pomeriggi tra i piaceri della tavola e gli scorci suggestivi.
Non fatichiamo a crederlo, Milano allora come oggi era davvero unica.
