Cascina Molino del Paradiso, nome che richiama un luogo ameno, si trova a Muggiano, appena fuori Milano.
L’edificio risale al XIII secolo e venne costruito in una zona ricca di acqua. Il fontanile Sant’Agnese scorreva, e scorre, accanto alla cascina e grazie ad esso la ruota del mulino lavorava a pieno regime. La portata di questo corso d’acqua, un tempo, era copiosa, raccoglieva diverse sorgenti che sgorgavano dall’area di Settimo Milanese e Seguro.
Il primo documento scritto che cita la Cascina Molino del Paradiso è datato 1465 e fa riferimento a Johannes De Braschis, proprietario del mulino e di tutta l’area circostante. Il suo nome identifica tutt’oggi la cascina, gli abitanti della zona la chiamano Braschetta, inoltre, esaminando alcune mappe dell’epoca, persino un tratto di fontanile era denominato Braschettino.
Cascina Molino del Paradiso, antico tesoro di Muggiano
Sul finire del ‘500 al De Braschis succedette la famiglia Barella, che mantenne la proprietà sino alla fine del XVII secolo, quando si vide costretta a cedere tutti i suoi terreni e la Cascina Molino del Paradiso al conte Nicolò Visconti di Modrone: era necessario far fronte ad un debito importante legato alle spese di pulitura del fontanile, pratica obbligatoria e necessaria per fare in modo che tutto il sistema funzionasse in piena efficienza.
I Visconti mantennero la proprietà per lungo tempo, fino al 1802, e ad essi seguirono svariati proprietari fino ad arrivare ai Villa, che rilevarono la cascina all’inizio del ‘900 trasformandola in azienda agricola, ampliandola con la costruzione di una stalla per ospitare le mucche da latte e facendo installare una dinamo alla ruota del mulino che, in questo modo, produceva energia elettrica utilizzata in tutta l’azienda.
Il mulino rimase attivo fino agli anni ’60 e, col passare del tempo, anche gli allevamenti di bestiame hanno subito una trasformazione in base alle richieste del mercato. All’interno della Cascina Molino del Paradiso, grazie alla passione dei proprietari per gli attrezzi agricoli di un tempo, è custodita un’interessante collezione di cimeli restaurati in memoria delle grandi fatiche compiute dagli antenati.