Palazzo Archinto si trova in in via Olmetto.
Fu Francesco Maria Richini a progettarlo nel XVII secolo e fin da subito venne considerato uno dei migliori esempi di barocco lombardo.
La seconda guerra mondiale ne causò purtroppo la totale distruzione: la ricostruzione in seguito cercò di ripristinare l’aspetto originario ma nulla si potè fare per gli affreschi che abbiamo irrimediabilmente perso.
Affreschi che, ricordiamolo erano di Andrea Lanzani, Vittorio Maria Bigari e Giambattista Tiepolo. Quest’ultimo si occupò della sala detta dell’Archivio, della sala col Trionfo d’Aurora, quella con la liberazione di Andromeda e quella con l’allegoria nuziale.
Palazzo Archinto era famoso per le collezioni, le raccolte e la ricca biblioteca.
Quando ci si passa davanti è facile individuare le tredici aperture della facciata così come le decorazione del piano nobile. Il cortile a portici è l’unica parte sopravvissuta alle bombe.