Palazzo Beltrami: ci sarete passati sotto chissà quante volte, ma forse non sapevate il suo nome.
Come spesso accade, per realizzarlo abbiamo perso un altro piccolo gioiello. A farne le spese è Casa Brambilla, casa del 1855 e considerata uno dei primi palazzi moderni milanesi. Un tempo era conosciuta anche come Ca’ Rossa, così detta per le decorazioni in terracotta che ne facevano una delle case più particolari della città prima della demolizione e dell’intervento del Beltrami.
Stretta tra via Santa Margherita ed il monumentale arco della Galleria, il palazzo progettato da Giuseppe Pestagalli stonava un po’ con la nuova Milano che gli cresceva intorno. Era appena aperta la nuova piazza della Scala ed impazzava il dibattito intorno ai lavori.
Beltrami rientra da Parigi nel 1886 e si inserisce per riceve poi l’incarico direttamente dalla Banca Commerciale. La scelta favoriva tutti, anche lo stesso Beltrami: oltre ad essere architetto di fama e rispetto, occupava anche la carica di assessore supplente. Chi lo avrebbe contraddetto in caso di demolizioni!?
Palazzo Beltrami, ecco il suo nome!
Lo schema formale è semplice ed imponente. L’esame dei dettagli dimostra una ricchezza inventiva insolita, anche se tutto risulta elegante si, ma un po’ freddino. La critica infatti lo descrive come “estremamente proporzionato”, ma privo di ogni vibrazione. Nemmeno i mostri sacri del passato erano esenti da critiche. Ospita la Ragioneria Comunale.
La prossima volta che avrete modo di essere da queste parte, guardate con occhi diversi: forse meno famoso dei tanti che in questa piazza si affacciano, anche “lui” merita di essere conosciuto.