Nel cuore di Milano, in via Piranesi, c’è un edificio che racchiude quasi un secolo di storia e magia: il Palazzo del Ghiaccio, un monumento all’eleganza dello stile Liberty e alla passione per lo sport.
Inaugurato il 28 dicembre 1923 su iniziativa del Conte Alberto Bonacossa, campione nazionale di pattinaggio, questo colosso della pista ghiacciata ha portato Milano sotto i riflettori internazionali, diventando una delle piste di ghiaccio più grandi d’Europa con i suoi 1800 metri quadrati. L’edificio era un connubio perfetto tra virtuosismo architettonico e ingegneria, grazie alla copertura in ferro, vetro e legno che trasmetteva rigore e raffinatezza.
Nel febbraio del 1924, tra le sue pareti gelide, si tenne la prima partita italiana di hockey su ghiaccio, un momento che segnò la nascita di una passione. Qui, si sono svolti poi eventi internazionali, come i Campionati Europei del 1925 e i Mondiali del 1934, oltre alle competizioni di pattinaggio di figura nel 1951.
Negli anni, l’Hockey Club Milano, nato proprio in quegli anni da un gruppo di amici, ha contribuito a far diventare il Palazzo del Ghiaccio un punto di riferimento per molti giovani milanesi. Per decenni, è stato la casa dei più importanti club di hockey meneghini, tra cui i Diavoli, che hanno conquistato 23 scudetti e 5 Spengler Cup.
Ma il Palazzo del Ghiaccio non ha ospitato solo sport. Negli anni Cinquanta e Sessanta, è stato anche teatro di concerti che hanno fatto storia: basti pensare al debutto di Adriano Celentano durante il “Festival Italiano del Rock and Roll” del 1957 o all’esibizione di Mina alla “Sei giorni della canzone” nel 1959. E chi ha avuto la fortuna di esserci ha potuto ascoltare, tra quelle mura, anche le voci di Luigi Tenco, Giorgio Gaber ed Enzo Jannacci.
Palazzo del ghiaccio di Milano: un punto d’incontro tra passato, presente e futuro
L’epoca d’oro del Palazzo del Ghiaccio ha però conosciuto anche momenti difficili: durante la Seconda Guerra Mondiale, l’edificio subì gravi danni a causa dei bombardamenti, ma venne riportato in vita dopo il conflitto, continuando a brillare fino al 2002.
Con il passare degli anni, però, la capienza limitata e l’usura resero necessaria una nuova struttura per ospitare le partite di Serie A e competizioni di alto livello: nel 1989 venne inaugurato l’Agorà di via dei Ciclamini, grazie all’impegno di Renato Massa e di sua moglie Rosa Bianca Selvaggio che diedero vita al più grande palaghiaccio di Milano, capace di accogliere 4.000 spettatori.
L’Agorà, ancora oggi il più importante stadio del ghiaccio della città, è diventato un punto di riferimento per l’hockey su ghiaccio e per il pattinaggio artistico. E se il Palazzo di via Piranesi non ospitava più partite ufficiali, continuava ad essere il luogo di allenamento per campioni come Angelo Dolfini, Vanessa Giunchi e la coppia Faiella-Scali, mantenendo vivo il suo spirito sportivo.
Oggi, il Palazzo del Ghiaccio si presenta rinnovato grazie ad un importante restauro completato nel 2007, che ha riportato l’edificio alla sua bellezza originale, trasformandolo in uno spazio polifunzionale. Dagli eventi di gala alle mostre d’arte, dai concerti alle sfilate di moda fino ai convegni aziendali, il Palazzo del Ghiaccio ha saputo reinventarsi senza mai tradire la sua anima.
Oggi, il Palazzo del Ghiaccio è simbolo di una Milano che non smette mai di evolversi, e che in questo storico edificio ha trovato un punto d’incontro tra passato, presente e futuro. E chissà quante altre storie ancora racconterà.