Palazzo Saporiti: impossibile non farci caso, è forse il palazzo più vistoso di Corso Venezia con la sua loggia monumentale che riempie quasi l’intera facciata.
Il palazzo è costruito nel 1800, anni di intenso restyling per la zona, una vera e propria rivoluzione che trasforma un viale di orti e botteghe nel nuovo quartiere bene della città. E’ infatti la strada che conduce a Monza ed all’Austria, per cui è qui che l’ Arciduca con il suo corteo, esce ed entra dalla città.
Ovvio che non possa farlo in mezzo alle ortaglie, il nuovo Corso Venezia assume il suo aspetto nobile e borghese, diventando la casa per chi certo non può perdersi l’occasione di mostrarsi al corteo direttamente dalle proprie finestre e dai propri balconi.
Palazzo Saporiti, il più vistoso di corso Venezia
Gaetano Belloni però decide di esagerare. E’ un borghese, un nuovo ricco la cui fortuna la deve principalmente al gioco d’azzardo. Proprio lui gestisce il foyer della Scala che come in ogni teatro era dedicato proprio al gioco. Non ci si scandalizzi troppo, anche all’epoca i teatri avevano costi elevati e croniche difficoltà economiche. Unire l’Opera al Casinò era la salvezza.
Essendo molto ricco e nuovo allo status, decide di farsi vedere per bene dotando il suo palazzo di un’immensa loggia, sorretta da colonne gigantesche, così che sia lui che i suoi ospiti non passassero inosservati a chi passeggiava nel corso. A progettarlo è uno scenografo della Scala, Giovanni Perego, che disegna riassumendo il linguaggio teatrale a quello architettonico del Palladio.
Lui però è uno scenografo, non un architetto, per cui il progetto finale ha firma Giusti. Terminato nel 1812, il Belloni se lo gode finchè il gioco d’azzardo non viene dichiarato illegale, segnando la sua rovina e costringendolo alla vendita del palazzo ai Rocca-Saporiti, non proprio milanesi, ma con la miglior loggia della città.