Nel cuore di Milano, a pochi passi dal Tribunale, si nasconde un luogo straordinario: la Rotonda della Besana. Oggi è uno spazio verde tranquillo, perfetto per una pausa rilassante, ma la sua storia è un susseguirsi di trasformazioni che ne hanno fatto uno dei simboli più suggestivi e chic della città.
Se torniamo indietro di qualche secolo, scopriamo che la Rotonda della Besana non è nata come la conosciamo oggi. Nel 1675, infatti, venne costruita come cimitero per l’Ospedale Maggiore, quando il vecchio cimitero vicino al Naviglio non bastava più.
All’epoca, il cimitero – noto come “Foppone dell’Ospedale” – era un luogo piuttosto macabro, con i suoi quasi centocinquantamila sepolti che dovevano fare i conti con l’umidità del terreno e con i miasmi del Naviglio. Per risolvere questo problema igienico, il complesso venne dotato di un lungo porticato progettato dall’architetto Francesco Croce. Così, tra il 1719 e il 1731, nacque la struttura architettonica che possiamo ancora oggi ammirare, con al centro la chiesa di San Michele Arcangelo ai Nuovi Sepolcri.
Per collegare il cimitero all’ospedale venne tracciata la Strada di San Barnaba (oggi via San Barnaba). La Porta delle Meraviglie, oggi visibile sul retro della Ca’ Granda all’altezza di via Francesco Sforza 34, è un’antica e suggestiva testimonianza della storia di Milano. Da qui, infatti, uscivano le salme destinate al “Foppone”.
Rotonda della Besana: tra passato e presente
È incredibile pensare come un tempo qui si trovassero migliaia di corpi, riesumati poi agli inizi del Novecento e trasferiti al Cimitero di Musocco. L’opera di sanificazione fu minuziosa e seguita persino da studi anatomici dell’epoca. Da quel momento, la Rotonda iniziò a cambiare volto, abbandonando il suo passato di teschi e ossa per diventare un vivace centro culturale. Nel 1958, dopo decenni di usi vari (tra cui caserma e fienile), il Comune di Milano acquistò e ristrutturò l’intero complesso, trasformandolo in un parco aperto al pubblico.
Oggi, entrare nella Rotonda della Besana è come fare un passo indietro nel tempo, pur rimanendo nel presente. Oltre il cancello in ferro battuto di via Besana 12, si apre un meraviglioso spazio con prato all’inglese, perfetto per una lettura all’aperto o una corsetta al tramonto. Il porticato ondulato che circonda il verde crea scorci suggestivi, ideali per gli appassionati di fotografia o chiunque voglia perdersi in una parentesi di bellezza barocca.
E per le famiglie, è imperdibile il MUBA, il Museo dei Bambini, che aggiunge un tocco di gioia e vitalità al complesso. All’interno della chiesetta sconsacrata si trova invece un Bistrò per tutti coloro che non vogliono rinunciare al classico aperitivo milanese.
La Rotonda della Besana è anche teatro di eventi culturali e mostre temporanee, un palcoscenico per la creatività e la cultura meneghina. La sua anima poliedrica e il fascino senza tempo la rendono un gioiello da non perdere, che si tratti di una semplice passeggiata, di un pomeriggio al MUBA o di un aperitivo fra amici.