Teatro Filodrammatici. Siamo nella via omonima, a due passi da Piazza della Scala.
La struttura risale al 1798 e il progetto è dell’architetto Luigi Canonica. In quell’anno Giuseppe Piermarini era l’Imperial Regio Architetto. Egli stava abbozzando i disegni per la costruzione di questo nuovo teatro basandosi, a sua volta, sul progetto di Leopoldo Pollack che stava progettando di costruire un teatro nella chiesa sconsacrata di San Damiano alla Scala.
Il Piermarini viene destituito quindi fu Luigi Canonica ad essere incaricato dalla Società del Teatro Patriottico di costruire una sala di 1.000 posti, con quattro ordini a logge senza palchi. Nel 1805 la sala viene battezzata Teatro Filodrammatici.
Al contempo nasce l’Accademia dei Filodrammatici che vedrà l’avvicendarsi, nel corso dei secoli, di insegnanti, attori, soci e presidenti dai nomi illustri come Vincenzo Monti, Carlo Porta, Ugo Foscolo, Cesare Beccaria, Giuseppe Giacosa e Giuseppe Verdi, che fu direttore e maestro di cembalo.
Teatro Filodrammatici, aperto alla città
Nel 1904 il Teatro Filodrammatici va incontro ad una ristrutturazione per opera degli architetti Laveni e Avati che lo trasformeranno in un edificio in stile Liberty. La facciata viene adornata con decorazioni e intrecci floreali in stucco e ferro. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, in seguito ad un parziale bombardamento, l’interno viene completamente rinnovato dall’architetto Luigi Caccia Dominioni.
Negli anni ’70 il teatro passa sotto la gestione di svariate compagnie teatrali, per poi tornare, nel 2010, sotto l’Accademia dei Filodrammatici, proprio come accadde nel 1805. Oggi la direzione artistica è affidata a Tommaso Amadio e Bruno Fornasari.
Il progetto Tradizioni e Tradimenti si basa sulla drammaturgia contemporanea e sulla riscrittura dei classici ad uso della contemporaneità.
Il tessuto culturale cittadino può usufruire non solo di una proposta produttiva ma anche di un’ospitalità rivolta anche a progetti interdisciplinari. Il Teatro Filodrammatici oggi si apre alla città, oltre alla proposta teatrale offre la possibilità di organizzare convegni, mostre d’arte o eventi promozionali.