Torre Tirrena, piazza Liberty, Milano. Percorrendo corso Vittorio Emanuele II e svoltando in via San Paolo si entra, dopo pochi passi, in quello slargo indicato sulla targa come piazza del Liberty ma che tutti chiamano più sbrigativamente piazza Liberty.
Il nome di questo luogo è legato all’Hotel Corso, particolare edificio liberty che si distingueva per la sua facciata in marmo bianco. Danneggiato dai bombardamenti del 1943 venne demolito e la facciata smontata e riutilizzata per la costruzione del nuovo palazzo della Fondiaria Assicurazioni oggi sede della Società Reale Mutua di Assicurazioni.
Sulla destra del palazzo si trova la Torre Tirrena edificata tra il 1956 e il 1957 dagli architetti Eugenio ed Ermenegildo Soncini. L’edificio, costituito da pilastrini binati aggettanti che creano un effetto di chiaroscuro in contrasto con le vetrate, denota una leggerezza estetica.
Torre Tirrena, niente liberty in piazza… Liberty
Si crea un gioco delle strutture grazie all’apertura a ipsilon dei pilastri che nascono dai raccordi obliqui posizionati alla sommità e alla base dell’edificio. L’idea di aprire a ventaglio i pilastri di base per formare le partiture verticali della facciata venne ripresa, nel 1974, dall’architetto Minoru Yamasaki nel progetto delle Twin Towers di New York. La struttura portante della Torre Tirrena è costituita da calcestruzzo armato mentre la parte esterna è rivestita a cortina di ceramica porfirizzata.
La Torre Tirrena è alta 46,5 metri ed è suddivisa in 10 piani. Al piano terreno e al primo piano sono ospitate attività commerciali, seguono tre piani di uffici e si termina con gli appartamenti residenziali che vanno dal quinto piano all’attico.
Nell’atrio si trova una parete imponente in lamierino smaltato a fuoco su cui sono posti dei pannelli decorati dallo scultore Romano Rui.
Piazza Liberty ha un’identità variegata che racchiude al suo interno una parte della storia di Milano. Poi certo, qui si trova anche l’Apple Store, ma questa è un’altra storia…