Eccoci in uno dei giardini più antichi di Milano, il Parco di Villa Finzi. Situato vicino al Naviglio della Martesana il parco è circondato da un muro di cinta e vi si accede da via Sant’Elembardo, una traversa di viale Monza.
Il Parco nacque nel 1829 per volere del conte ungherese Batthyàny, proprietario dell’edificio oggi conosciuto come Villa Finzi, che veniva usato come dimora di campagna. Venne creato un laghetto alimentato dal fontanile dell’Acqualunga, allestito un Caffè, costruite due serre ed eretti due piccoli templi neoclassici.
Il primo, chiamato Tempietto dell’Innocenza, fu posto al centro del laghetto ed il secondo, il tempio della Notte, venne posizionato all’interno di una struttura sotterranea usata precedentemente come ghiacciaia. Formato da colonne in marmo con capitelli corinzi oggi è difficilmente visibile perché posizionato in un luogo poco praticabile.
A metà dell’Ottocento la villa venne acquistata dai conti Finzi Ottolenghi e adibita ad ospitare una casa-giardino per i bambini di Gorla. All’inizio del Novecento, in collaborazione con l’istituto ortopedico Gaetano Pini, diventò un rifugio per ragazzi disabili e tale rimase fino al 1934, quando il centro venne spostato in altra sede.
Parco di Villa Finzi ed i suoi tempietti
Villa Finzi passò quindi al comune che trasformò la proprietà privata in parco pubblico. Oggi il Parco di Villa Finzi è sede di un asilo nido, una scuola per l’infanzia, una scuola elementare ed un centro sociale per anziani collocato all’interno della villa.
Nel Parco di Villa Finzi ci sono due aree gioco di cui una all’interno della scuola. Camminando per il giardino si possono ammirare splendidi esemplari di piante come robinie, mirabolani, pioppi neri, tigli selvatici, alianti, carpini bianchi, ciliegi, faggi, ippocastani, querce rosse, noci neri, pioppi, cipressi, ginko biloba ed aceri. C’è anche una broussonetia papyrifera comunemente conosciuta come gelso di carta, degno di nota per la sua rarità.