Baldassarre Capra era uno scienziato: nato a Milano sul finire del 1500, viene soprattutto ricordato per una questione legata ad un…compasso.
La famiglia, nobile, riponeva in lui grandi speranze e, come accade da sempre, furono tanti i sacrifici che vennero fatti per poterlo far studiare. Trasferiti a Padova, Baldassarre Capra frequentò Simone Mayr von Guntzenhausen, allievo di Keplero.
Insieme osservavano le stelle ed il 10 ottobre 1604 il nostro Baldassarre osservò quella che per lui era una nuova stella ma che, il caso, il giorno prima era stata notata da Ilario Altobelli, un frate che non aspettò un attimo a comunicare la sua scoperta a Galileo Galilei.
Baldassarre Capra si offese molto quando Galilei non citò il suo nome come scopritore e grazie all’amico Mayr lo attaccò duramente in uno scritto destinato alla comunità scientifica. Galileo non rispose, ma annotò sui suoi diari alcuni appunti poco lusinghieri sul Capra: bue e coglione due dei (tanti immaginiamo) termini usati.
Baldassarre Capra, questione di compasso
Il destino a volte vuole che ci si debba scontrare con le stesse persone e così accadde: nel 1607 Baldassarre Capra pubblicò il trattato Usus et fabrica circini cuiusdam proportionis, per quem omnia fere tum Euclidis, tum mathematicorum omnium problemata facile negotio resolvitur: altro non era che la traduzione di testi di Galileo, ma soprattutto nello scritto si faceva riferimento al compasso come uno strumento da lui inventato.
Quando Galileo venne a sapere della faccenda, citò in giudizio il Capra: fondamentale fu la testimonianza di Paolo Sarpi che dichiarò di aver ricevuto da Galileo il compasso nel 1597.
Baldassarre Capra capì che l’unica cosa che avrebbe potuto fare era quella di scusarsi, pubblicando un libro dove avrebbe messo, nero su bianco, quanto accaduto.
Galileo non accettò e quando il tribunale constatò l’effettiva incapacità del Capra anche di usare lo strumento, lo condannò al ritiro ed alla distruzione del suo libro; purtroppo questo era già stato venduta anche all’estero e quindi Galileo fece diffondere la sentenza e scrisse un libro: Difesa contro alle calunnie et imposture di Baldessarre Capra
Tornato a Milano, la vicenda gli pesò particolarmente: nel 1620 si vede rifiutata l’ammissione al collegio dei medici.
Morì a Milano nel 1626