Bonacossa Borri era la figlia di Squarcino, noto anche come Scarsino, il quale era stato il capitano dei nobili esiliati da Milano durante il dominio dei Torriani.
Scarsino era un fervente sostenitore della famiglia Visconti. Suo padre aveva sposato Antonia, di un casato sconosciuto, nel 1254. La famiglia Borri, originaria del comune di Santo Stefano Ticino, di cui erano feudatari insieme a alcune terre di Corbetta, godeva di grande rispetto nella regione di Milano. Tra i suoi membri vantava persino un santo, San Mona, che aveva ricoperto la carica di vescovo nella diocesi di Milano.
Bonacossa Borri, signora consorte di Milano
Grazie a questi legami, che si rivelarono cruciali per il mantenimento del potere dei Visconti dopo la conquista del dominio su Milano, Bonacossa Borri fu data in sposa da suo padre a Matteo Visconti, signore di Milano, nel 1269.
Insieme al marito, Bonacossa Borri fu coinvolta nella fondazione della cappella di San Tommaso nella chiesa di Sant’Eustorgio a Milano. Questo luogo sacro divenne la sepoltura non solo dei due coniugi, ma anche del fratello di Matteo e di alcuni figli nati da Bonacossa, tra cui Stefano, Beatrice e Caterina.
Dall’unione con Matteo Visconti, nacquero gli eredi: Floramonda, Galeazzo I, Beatrice, Caterina, Luchino, Stefano, Marco, Giovanni, Zaccarina, Agnese, Achilla
Bonacossa Borri morì a Milano il 13 gennaio 1321.