Da questo sabato sera a Milano mancherà un vero e proprio gigante della notte.
Ieri è mancato Lucio Nisi, creatore e proprietario (insieme a Nicola Guiducci) del Plastic, icona indiscussa della notte milanese dal 1980. Mi piace considerare Lucio un gigante della città di Milano, ma non solo di quella nottambula…
Il Plastic, soprattutto negli anni ’80/’90, ha lasciato il segno nel mondo del clubbing internazionale. E’ stato indiscutibilmente il primo locale aperto a tutti. E’ stato il primo locale gay friendly. Qui poteva capitare di incontrare Andy Warhol, Keith Haring e perfino una giovane Madonna. Ma anche Grace Jones, Elio Fiorucci e molti altri.
Insignito dell’Ambrogino d’Oro nel 2009 dal Comune di Milano, il Plastic di Lucio Nisi aveva dovuto subire un trasferimento forzato dalla sede storica di viale Umbria.
Oggi sono stati migliaia i tributi pubblicati sui social network. Da parte di personaggi celebri e istituzionali (compreso il sindaco Sala), ma soprattutto da parte di chi ha frequentato il Plastic negli ultimi 40 anni.
Anche in questo ultimo saluto a Lucio, si ritrova la trasversalità del suo locale. Amato da tutti, anche da chi non ci ha mai messo piede. Una vera e propria istituzione.
Lessi una volta che farcela a Milano, vuole dire avercela fatta davvero e Lucio Nisi, originario di Villa Castelli in provincia di Brindisi, arrivato con la famiglia in giovane età a Milano, ce l’ha fatta: lui e il suo Plastic entrano di diritto nella storia milanese. Notturna e non.
Un abbraccio forte va ai familiari e a tutta l’organizzazione del Plastic.