Trivulzio è l’altisonante nome di un’antica e nobile famiglia milanese originaria di Trivolzio, comune della provincia di Pavia da cui deriva la denominazione della stirpe. Si suppone che il primo membro della casata sia nato nel X secolo ma i primi documenti in cui viene menzionata la famiglia risalgono al XII secolo.
Fu Ottone Visconti, nel 1277, a riconoscere i Trivulzio come famiglia nobile milanese ma i membri del casato furono poco grati di un tale riconoscimento visto che nel 1412 Ambrogio, Gabriele, Riccardo ed Accomio parteciparono alla congiura ordita contro Gian Maria Visconti in cui venne assassinato.
Erasmo, fratello di Ambrogio, rimase invece fedele ai Visconti diventando maresciallo generale dell’esercito visconteo, con ampia autorità nelle questioni militari, diplomatiche e civili. Sostenne dapprima la Repubblica Ambrosiana e poi si avvicinò a Francesco Sforza che lo accolse dandogli dei riconoscimenti.
La famiglia Trivulzio, col passare del tempo, si divise in più rami ognuno dei quali ebbe dei benefici in termini di feudi e possedimenti. Tra le personalità più note c’è Gian Giacomo, militare e uomo politico spregiudicato che si prodigò nelle complesse vicende che avevano lo scopo di ottenere il dominio della Signoria di Milano.
I Trivulzio diventarono Signori di Formigara, di Casteldidone e Marchesi di Vigevano proprio con Gian Giacomo, suo cugino Teodoro diventò Marchese di Pizzighettone mentre Paolo Camillo fu Signore di Borgomanero. A Melzo furono prima Conti e poi Marchesi, diventarono anche principi della Val Mesolcina, Marchesi di Sesto Ulteriano e principi di Musocco.
La famiglia vide l’apice del suo splendore nella seconda metà del XV secolo e beneficiò di tutti i suoi possedimenti per i secoli a venire fino all’estinzione dei rami della stirpe. I principi di Musocco e Marchesi di Sesto Ulteriano hanno ancora un discendente, l’avvocato Gian Giacomo Attolico Trivulzio che nel 2011 ha dato vita alla Fondazione Trivulzio dove è custodito l’archivio storico della famiglia.