Arconate, situato nella parte ovest della città metropolitana di Milano, è un comune con una ricca storia che risale a secoli prima di Cristo.
Le prime popolazioni a stabilirsi ad Arconate furono i Liguri, seguiti dai Celti nel V secolo a.C. e dai Romani nel III secolo a.C. I Romani divisero il territorio agricolo in appezzamenti regolari, introducendo un sistema di centuriazione ancora visibile oggi nella disposizione delle strade che si incrociano ad angolo retto.
Con la caduta dell’Impero Romano d’Occidente e le invasioni barbariche, i Longobardi presero il controllo nel 568 d.C. e lasciarono un’impronta indelebile sulla cultura locale, inclusa la parlata dialettale, che ancora oggi conserva elementi di origine longobarda. Durante questo periodo, Arconate faceva parte del Contado di Burgaria e della Pieve di Dairago, un’unità amministrativa e religiosa che comprendeva diverse chiese pubbliche e private.
Le prime menzioni storiche del borgo risalgono al 1027, in documenti che collegano il territorio al Monastero Maggiore di Milano. Con l’arrivo di Federico Barbarossa nel 1164, il feudo di Arconate fu concesso a Rainald von Dassel, cancelliere dell’imperatore. Nei secoli successivi, il feudo passò alla famiglia Arconati, che lo mantenne fino all’epoca napoleonica, quando fu integrato nel distretto di Cuggiono.
Dopo l’Unità d’Italia, nel 1868, Arconate fu temporaneamente aggregata a Busto Garolfo insieme a Dairago e Villa Cortese. Questa unione fu presto annullata, portando alla nascita del comune di Arconate con Dairago, fino a quando Dairago divenne autonomo nel 1957. La costruzione del Canale Villoresi alla fine del XIX secolo trasformò l’economia locale, migliorando la qualità del terreno e favorendo lo sviluppo agricolo e industriale.
Cosa vedere ad Arconate
Tra i punti di interesse di Arconate spicca la Cinquecentesca Chiesa Parrocchiale di Sant’Eusebio, ricostruita nel 1683 e nel 1903. La chiesa conserva pregevoli dipinti, tra cui il “Bambino tra i Santi Ambrogio ed Eusebio” del XVI secolo. Un altro edificio storico di rilievo è Palazzo Arconati, con il suo portico del XV secolo, e Palazzo Taverna, acquistato nel 1873 da Filippo Villoresi, fratello di Eugenio, l’ingegnere che ideò e progettò il canale che porta il suo nome. All’interno di quest’ultimo, oggi sede del municipio, è custodita la Pala Arconati, una Madonna con Bambino del 1536 di scuola luinesca.
L’economia di Arconate ha subito una trasformazione significativa nel tempo. Inizialmente basata sull’agricoltura, con coltivazioni come la vite e i gelsi per l’allevamento dei bachi da seta, si è evoluta con l’introduzione di industrie tessili nel XIX e XX secolo. Tale trasformazione ha portato a una crescita demografica notevole, che non ha però mutato la conformazione del suo centro storico con la caratteristica piazza triangolare.
Arconate, con la sua storia millenaria e il suo patrimonio culturale, offre un affascinante viaggio nel tempo. La sua evoluzione da borgo agricolo a centro industriale rappresenta un microcosmo dello sviluppo economico e sociale della Lombardia. Per chi desidera scoprire un luogo ricco di storia e tradizioni, questo comune è una meta imperdibile.