Arluno si trova nell’area occidentale della città Metropolitana di Milano, da cui dista una quindicina di chilometri.
Il suo nome ha origini antiche e si suppone derivi da una famiglia insubre chiamata Aruleni. Alcuni studiosi suggeriscono una possibile origine gallica o celtica del nome, considerando la desinenza “uno“. Un’altra teoria lo collega al latino “Ara Lunae” o “Altare della luna”, ma questa interpretazione è stata proposta solo nel 1745.
La storia di Arluno è ricca di avvenimenti significativi. Nel XII secolo, intorno al 1200, l’abitato era un piccolo centro che contava tre piccole chiese e una popolazione di circa 400 persone. Nel corso del Rinascimento fecero la loro comparsa famiglie importanti come i Litta, i Lampugnani, i Castiglioni, i Sormani, i Pallavicini e gli Aliprandi.
Nel corso del XVIII secolo Arluno divenne un feudo della famiglia Pozzobonelli e con il cardinale Giuseppe Pozzobonelli, arcivescovo della Diocesi Ambrosiana, venne commissionata la costruzione della chiesa dei SS. Pietro e Paolo nel 1762, che il cardinale consacrò nel settembre del 1775.
Arluno è noto per aver dato i natali a Cesare Castiglioni, il fondatore della Croce Rossa Italiana. La città ha ospitato anche personaggi illustri come Giuseppe Parini, che soggiornò a Villa Marliani, e Silvio Pellico, che fu precettore dei figli del conte Luigi Porro-Lambertenghi presso Palazzo Pozzobonelli.
Nel corso del secoli, l’agricoltura è stata la base dello sviluppo di Arluno. Nella prima metà dell’Ottocento nacquero alcune filande per la lavorazione della seta e del cotone, che andarono ad affiancarsi all’attività agricola.
Arluno, cosa vedere
Arluno è una cittadina sorprendete, ricca di luoghi che raccontano la storia. In piazza Pozzobonelli si trova la chiesa parrocchiale dei SS. Pietro e Paolo, al di là della cui facciata barocca si possono ammirare le splendide vetrate dell’abside in stile rococò e l’affresco della cupola dei fratelli Gambini. Il campanile è di epoca più recente, fu infatti ricostruito a metà dell’Ottocento.
Il Palazzo Pozzobonelli Scala, noto anche come Palazzo Pestalozza, è un edificio storico del XVII secolo che fu dimora di diverse famiglie influenti nel corso dei secoli. L’edificio appartenne al marchese Pozzobonelli, feudatario di Arluno. All’inizio dell’800 passò ad Alessandro Pestalozza per poi diventare dimora di Giorgio Dal Verme, sindaco del paese. L’edificio presenta elementi architettonici Settecenteschi e Ottocenteschi ed anche qualche elemento neoclassico.
Piazza Europa ospita Palazzo Pozzobonelli Porro Lambertenghi Dell’Acqua, dove risiedette Silvio Pellico per qualche tempo. L’edificio ha una conformazione a U e racchiude un piccolo cortile. Sul muro è presente una meridiana sopra cui si erge una torretta panoramica, usata un tempo come piccionaia.
Arluno conserva anche altre ville storiche, tra cui Villa Bolognini, Cascina Frisasca, Cascina Poglianasca, Cascina Gomarasca, Cascina Radice e Cascina San Giacomo. Sono luoghi preziosi che raccontano la storia del comune.
Alcune cascine storiche come Cascina Viago, sono state riconvertite in agriturismi e strutture ricettive, mantenendo vivo il patrimonio rurale della regione.