Besate, località dalle radici rurali secolari, si trova lungo la riva sinistra del fiume Ticino, all’interno del Parco del Ticino, nell’area sud-ovest di Milano, abbracciato da Motta Visconti, Casorate Primo e Rosate.
Le tracce più antiche della presenza umana a Besate risalgono all’epoca celtica, come testimoniano i reperti archeologici, quali urne cinerarie e monete, rinvenuti nella zona. Il primo documento scritto che menziona Besade, nome antico del comune, risale al X secolo, mentre la sua costituzione ufficiale avvenne nel XII secolo. Nel 1378, sotto il dominio di Gian Galeazzo Visconti, il comune fu soggetto all’Ufficio delle Gabelle di Pavia per il pagamento della tassa sul sale.
Nel corso dei secoli, Besate dovette affrontare diverse epidemie di peste che colpirono pesantemente la popolazione, soprattutto nel XV e nel XVII secolo. La comunità perse la propria autonomia diventando proprietà feudale dei Visconti di Modrone. Grazie all’ operato della nobile famiglia, che trasformò vasti terreni in marcite per arginare le piene del Ticino, il comune poté risollevarsi e prosperare.
Besate, la sua storia
Durante il dominio austriaco, nel 1786, si pianificò la costruzione di una scuola, estendendo l’istruzione anche alla frazione di Fallavecchia. Il cimitero, nel 1784, fu spostato in un nuovo sito, mentre sotto il governo austriaco, Besate fu incluso nel distretto di Rosate, dove rimase per più di un secolo, per poi passare a quello di Binasco.
Con il passaggio al Regno d’Italia, il comune affrontò nuove sfide legate all’agricoltura, subendo furti e periodi di siccità. Nel 1912, la generosa donazione economica del conte Napoleone Bertoglio Pisani arricchì il patrimonio comunale. Durante la Prima Guerra Mondiale, 250 besatesi partirono per il fronte. Nel periodo tra le due guerre mondiali, i Visconti di Modrone continuarono il loro impegno sociale, sostenendo istituzioni e la scuola elementare locale.
Il tessuto urbano di Besate, con i suoi edifici bassi e cortili interni, richiama le antiche disposizioni romane, con una struttura che ricorda gli accampamenti militari dell’epoca. La piazza principale ospita il monumento ai Caduti della Prima Guerra Mondiale risalente al 1925, mentre la chiesa di San Michele Arcangelo, fondata nel Medioevo e restaurata nel XVII secolo su ordine del cardinale Federico Borromeo, conserva affreschi del tardo ‘700 e un imponente campanile eretto alla fine del Seicento.
Nel corso del tempo, Besate si è adattata ai mutamenti storici, mantenendo salde le proprie radici agricole e valorizzando il suo patrimonio culturale e architettonico. Oggi, Besate è un comune vivace e ospitale, che conserva gelosamente le sue tradizioni mentre guarda al futuro con fiducia.