Buscate è un comune situato a nord-ovest di Milano circondato da aree verdi e attraversato dal canale Villoresi.
In origine si chiamava Busti Cava e, secondo alcuni documenti, anticamente apparteneva alla pieve di Dairago. A quell’epoca sul suo territorio erano presenti tre chiese dedicate a Santa Maria, San Pietro e San Mauro Abate. Facente parte del Ducato di Milano, era un comune rurale che diventò feudo dei Visconti di Brignano d’Adda sotto il dominio spagnolo.
Con la successiva dominazione austriaca molti terreni ed edifici vennero acquistati dai Marchesi Rosales che diventarono i maggiori possidenti di Buscate. Dopo i moti risorgimentali nacquero alcune fabbriche tessili e conciarie che diedero la spinta verso una modernizzazione industriale. Tra queste l’azienda tessile fondata da Edoardo Imhoff che diede lavoro a centinaia di persone. Rilevata nel 1936 dalla S.A.C.P.A. diventò una conceria che rimase operativa fino al 1986.
Anche il settore agricolo ebbe un ottimo sviluppo grazie ai rinnovamenti introdotti dal Senatore Mario Abbiate che promosse diverse iniziative per la modernizzazione dell’agricoltura sul territorio buscatese.
Buscate, cosa vedere
Tra piazza Baracca e via San Pietro si trova Villa Rosales-Abbiate, uno degli edifici storici di Buscate risalente al XVII secolo. Appartenuta ai Visconti di Brignano d’Adda passò ai Novati Bentivoglio per poi andare ai marchesi Ordono de Rosales.
Nel XIX secolo il ricavo della sua vendita effettuata da Gaspare de Rosales, discepolo e luogotenente di Giuseppe Mazzini, venne usato per dare sostegno finanziario alla Giovine Italia. All’inizio del XX secolo il senatore Mario Abbiate rilevò la proprietà e la sistemò.
L’ingresso principale che affaccia verso piazza Baracca ha un portico adornato da due colonne. Entrando, si accede alla sala di ricevimento con un camino in marmo e un grande lampadario in ferro battuto.
Accedendo invece dall’ingresso di via San Pietro si possono ammirare le decorazioni ad affresco di Domenico Induno, situate nella sala da pranzo. Guardando l’edificio dall’esterno si nota un grande stemma visconteo e, accanto al corpo principale, l’antica serra munita di stufa a legna e l’aranciera.
Villa Rosales-Abbiate è un patrimonio che per il suo valore storico andrebbe recuperato e valorizzato. A marzo 2020 si parlava di una possibile apertura di una RSA nella struttura.