Cesate è un comune della provincia milanese situato nell’area a nord-ovest della città.
Sorto su un territorio costituito in buona parte da acquitrini, boschi e brughiere che rendeva difficile l’insediamento umano, in epoca medievale l’abitato comprendeva solo qualche cascina isolata. Alla fine del ‘400, quando a Milano regnavano gli Sforza, Cesate faceva parte del contado di Desio. Nel secolo successivo passò sotto Rho. Nel 1580 tutto il territorio del comune divenne feudo della famiglia spagnola Manriquez.
Nel XVIII secolo il feudo diventò un marchesato. Nel 1809, in epoca napoleonica, il comune venne soppresso con regio decreto e conglobato a Garbagnate. Dopo la restaurazione austriaca il comune riacquistò la sua autonomia.
L’apertura nel 1900 del cotonificio Poss dei conti Poss di Verbania rappresentò una svolta fondamentale per l’economia locale, con la generazione di nuovi posti di lavoro e la creazione di una comunità più solida. Negli anni ’60 molti immigrati si trasferirono nel comune e per accoglierli nacque il quartiere Villaggio Ina, una sorta di paese nel paese.
Cesate fa parte del Parco Naturale Regionale delle Groane ed è uno dei comuni più verdi della Lombardia.
Cesate, cosa vedere
Il territorio cesatese è ricco di opere d’arte. In via Carlo Romano si trova la Parrocchia dei Santissimi Alessandro e Martino del 1619, eretta per volere di San Carlo Borromeo. Il Santuario della Madonna del Latte è parte della chiesa parrocchiale e si trova in Piazza IV Novembre. La Madonna del Latte era un affresco a cui le madri cesatesi offrivano i loro beni più preziosi affinché la Madonna donasse loro un latte ricco e nutriente.
Il comune ha dato i natali al pittore Ambrogio da Cesate che, nel 1507, eseguì le cornici di rame dorato dello scudo reale posizionato all’ingresso del Lazzaretto di Milano. Nella chiesa di San Francesco, infine, si trovano quattordici tavolette di legno incise del Nastasio. Sua anche l’Ultima Cena posizionata dietro l’altare.