mercoledì,30 Ottobre,2024
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Ettore Ponti, un sindaco dallo spirito manageriale

Ettore Ponti, è stato un imprenditore e un politico che tra il 1905 e il 1909 ha ricoperto il ruolo di Sindaco di Milano guidando la città attraverso un’intensa fase di sviluppo economico.

Nato a Gallarate nel 1855 da una facoltosissima famiglia di industriali tessili si formò seguendo gli studi classici e poi, volontario, si arruolò presso la scuola ufficiali del reggimento Genova Cavalleria.

Successivamente partì per un “viaggio di istruzione” dove visitò i più importanti stabilimenti tessili e meccanici presenti nei principali paesi europei. Tornato in Italia Ettore Ponti iniziò a collaborare nella gestione delle aziende di famiglia dotandole delle più moderne tecnologie fra cui l’energia elettrica.

Nel 1881, entrato nel Partito Liberale, venne eletto consigliere comunale di Milano ed entrò nel Comitato organizzatore dell’Esposizione nazionale di Milano che, con l’apertura del traforo del Gottardo, ebbe un’ottima possibilità: diventare il maggior centro economico d’Italia. Con l’arrivo delle materie prime in importazione Milano diventò il principale luogo di smistamento e di lavorazione delle stesse.

Nel 1890, e nella legislatura successiva del 1892, venne eletto deputato nel partito Liberale. Nel 1900 diventò Senatore e, due anni più tardi, Cavaliere del Lavoro e Commendatore della Legione d’Onore. Fondò l’Associazione Liberale milanese e, nel 1901, diventò presidente della Società anonima Meccanica Lombarda.

Nel 1905 Ettore Ponti venne eletto Sindaco di Milano. La città era in una fase di forte sviluppo economico, demografico ed urbanistico e il Primo Cittadino seppe soddisfare i suoi bisogni dotandola di nuove infrastrutture e servizi pubblici fra cui un nuovo macello e un nuovo mercato bestiame, un nuovo mercato ortofrutticolo, la costituzione dell’Istituto autonomo case popolari, la costituzione dell’Azienda elettrica municipale, il riordino ferroviario, il prolungamento della rete tramviaria urbana di 20 Km.

Investimenti le cui risorse furono reperite con un prestito a lungo termine contratto con la Cassa Depositi e Prestiti i cui oneri annuali vennero ricavati dal gettito di due nuovi tributi locali: l’imposta di famiglia calcolata sul reddito e l’imposta sull’incremento di valore delle aree fabbricabili. La politica di Ponti, intaccando alcuni privilegi dell’ala del moderatismo lombardo, provocò una spaccatura all’interno dello schieramento liberale che, dopo qualche tempo, portò il Sindaco a dimettersi.

Ettore Ponti morì improvvisamente per un attacco cardiaco nel 1919 a Biumo Superiore, in provincia di Varese.

Oltre a Sindaco e imprenditore fu anche consigliere di diverse istituzioni e aziende come le Assicurazioni Generali, la Società esercente il Teatro alla Scala di Milano, il Comitato generale per la fiera campionaria italiana, il Patronato d’assicurazione e soccorso per gli infortuni sul lavoro. Fece inoltre costruire due padiglioni per la cura funzionale e meccanico-terapeutica degli operai infortunati presso l’Ospedale maggiore di Milano.

La città ha dedicato al suo Sindaco la via che collega via Santa Rita da Cascia con piazza Bilbao.

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