Andrea Greco è un maestro elementare e già per questo si potrebbe definire un’artista…
Impara a dipingere dal nonno, ma fino ai trent’anni non espone. L’arte a volte può essere qualcosa di intimo e non sempre facile esporsi al giudizio di terzi.
L’incontro fortunato con Mario Giusti lo porta ad esporre le sue opere a Milano, nella sua Galleria Mario Giusti HQ sui navigli, dove nel 2016 tiene un’importante mostra personale, “Sentio”. Nello stesso anno partecipa alla Biennale di Salerno. Collabora con altre Gallerie in tutta Italia e all’estero.
Da circa sette anni lavora sulla serie Le Muse, opere astratte che partono dallo studio di uno spartito musicale e di cui lui ridisegna l’andamento. Non sono mancati gli studi sulle opere di Wassily Kandinsky, e sull’utilizzo dei colori per rappresentare emozioni e stati d’animo.
Andrea Greco, artista in movimento
Gli spartiti “raccontati” vanno dal Don Giovanni di Mozart fino a brani di musica pop come Bohemian Rhapsody dei Queen…
Arrivano in anni più recenti anche dei lavori sui suoni della Terra. Queste opere esprimono il movimento continuo della terra e i cambiamenti che questo comporta. Nelle opere di Andrea Greco non esiste il concetto di staticità.
Nel 2020 avrebbe dovuto esporre a New York e oggi che il mondo sta tornando alla normalità, il progetto ha ripreso forma. E nel continuo movimento di Andrea Greco ci auguriamo ci sia anche quello di un aereo che lo porti ad esporre anche oltreoceano.