Luca Locatelli ha realizzato il suo sogno quando ha aperto lo Spirit de Milan. Era il 2015 e il progetto iniziale era legato all’Expo e allo swing, ma come tante delle iniziative proposte per l’Esposizione Universale, non ha visto luce.
Quando gli hanno proposto di andare e vedere gli spazi dormienti delle Cristallerie Livellara in Bovisasca, ha capito che avrebbe potuto osare qualcosa di grande. Nasce così, un po’ per caso, ma con tantissimo lavoro alle spalle nell’ambito della pubblicità e degli eventi, il locale più giovane ed iconico di Milano.
A metà tra la trattoria e la balera swing, in un contesto fashion decadente, lo Spirit de Milan si è imposto come locale più innovativo degli ultimi anni. E l’innovazione sta nel ritrovare le radici della milanesità, che vanno dal dialetto al menù semplice, allo swing.
La convivialità che si respira nelle grandi tavolate in legno che ne arredano gli interni, è quella che riporta indietro negli anni. Sul palco dello Spirit si alternano cantanti e cabarettisti, che tra un ballo ed una risata contribuiscono a rendere questo luogo unico e inimitabile.
Per Luca Locatelli questo è il modo giusto di tramandare la cultura meneghina. E quando nel settembre dello scorso anno il locale a causa del mancato rinnovo della licenza, si è visto costretto ad abbassare la serranda per quasi due mesi, nonostante il sostegno dell’amministrazione comunale, che ha visto il valore creativo e ricreativo, sociale e culturale del progetto. Fortunatamente la situazione si è risolta con la stipula di una convenzione che durerà fino alla permanenza dell’attività.
Spirit de Milan, Luca Locatelli
Perché lo Spirit de Milan deve vivere e deve continuare ad essere, un po’ come la Factory di Warhol, un luogo dove i talenti e i sogni possano crescere e realizzarsi.
Lo scorso aprile, in pieno lockdown, è nata “Spiritophono”, la web radio dello Spirit de Milan, che vede presente ogni settimana anche uno spazio per Milano da dove si raccontano storia e storie della nostra città, così bella e così bisognosa di essere conosciuta e preservata dalla velocità dei tempi moderni che a volte ne mortificano le tante bellezze, che avrebbero bisogno di tempi più lenti per essere scoperte e guardate.
Ecco, con Luca Locatelli allo Spirit è possibile tornare a fermare il tempo, ritrovando un po’ di rebelot, come solo a Milano si può fare!