Milano, città dinamica e proiettata verso il futuro, deve parte della sua storia a figure che hanno saputo intrecciare il proprio destino con quello del capoluogo lombardo. Tra queste spicca Giovanni Battista Barinetti, avvocato e politico, che ricoprì la carica di sindaco tra il 1903 e il 1904, lasciando un segno indelebile nella vita pubblica milanese.
Nato a Borghetto Lodigiano il 3 giugno 1849, figlio di un medico condotto, Barinetti si distinse per il suo impegno sociale e politico. Dopo la laurea in Giurisprudenza presso l’Università di Pavia nel 1873, si trasferì a Milano, dove divenne un avvocato di successo, consulente per società industriali e protagonista di iniziative civiche e culturali.
Esponente del Partito Radicale e membro dello schieramento di estrema sinistra, Giovanni Battista Barinetti ebbe un ruolo importante nella giunta del Sindaco Giuseppe Mussi, ricoprendo il ruolo di consigliere e assessore. Nel dicembre 1903, in un periodo di forti tensioni politiche, divenne Sindaco di Milano, succedendo a Mussi, che si era dimesso per contrasti sulla municipalizzazione dell’energia elettrica. La sua amministrazione, pur breve, fu significativa, affrontando questioni complesse in un contesto di discordie interne alla maggioranza. Queste tensioni portarono Barinetti a lasciare l’incarico nel novembre 1904.
Giovanni Battista Marinetti, oltre la politica
Giovanni Battista Barinetti non fu solo un politico. Uno dei suoi contributi più significativi fu la promozione degli Asili Notturni Lorenzo e Teresa Sonzogno, istituzioni filantropiche dedicate all’accoglienza dei senzatetto. Qui, Barinetti non si limitò a un ruolo di facciata, assumendo la presidenza e contribuendo attivamente alla gestione di queste realtà.
Questa istituzione, nata nel 1884, rappresentava un baluardo di solidarietà nella Milano dell’epoca. Barinetti fu anche membro del Consiglio di Amministrazione dell’Università Bocconi e presidente di una delle società sportive più importanti di Milano, la Canottieri Olona, dimostrando il suo interesse per l’istruzione e lo sport.
Nel 1906, Barinetti fu nominato Presidente onorario dell’Esposizione internazionale di Milano, una delle prime grandi esposizioni universali, che si svolse nel Parco Sempione e nell’area oggi occupata dalla Fiera di Milano. Questo evento rappresentò un momento di grande orgoglio per la città, proiettandola su una scena internazionale.
Barinetti morì il 3 dicembre 1942 e oggi riposa al Cimitero Monumentale di Milano, accanto ad altre illustri figure della storia milanese. A testimonianza del suo contributo, Milano gli ha dedicato una via nei pressi del Giardino Valentino Bompiani, tra via Vincenzo Monti e via Comerio.
Giovanni Battista Barinetti, con il suo spirito progressista e il suo impegno sociale, rimane una figura emblematica di una Milano in transizione verso la modernità. Il suo esempio ci invita a riflettere su quanto l’impegno politico e civile possa incidere sul volto di una città.