Alessandro Tadino nacque a Milano nel 1580. Frequentò l’Università di Padova dove seguì i corsi di Galileo Galilei e concluse i suoi studi presso l’Università di Pavia dove si laureò in medicina. Nel 1603 fu aggregato al Collegio dei medici fisici di Milano.
Nel 1617 si sposò con Giovanna Donesani che morì durante la peste del 1630. Nel 1627 venne nominato luogotenente di Lodovico Settala, protofisico dello Stato di Milano. L’anno successivo diventò conservatore del Tribunale della sanità assieme a Senatore Settala, figlio di Ludovico.
Alessandro Tadino tradusse in lingua italiana le opere latine di Lodovico Settala rendendo in questo modo accessibili ai chirurghi e agli speziali le sue osservazioni sulla composizione di alcuni medicamenti. Tradusse e promosse anche un compendio del protofisico sul trattamento dei tumori.
Diede un contributo prezioso durante le fasi di prevenzione e di gestione dell’epidemia di peste del 1630. Scrisse il Raguaglio dell’origine et giornali successi della gran peste, libro alle cui fonti attinse Alessandro Manzoni per la stesura de I Promessi Sposi. Nella prima parte del trattato vi è una relazione sulla diffusione del contagio fatta su località precise interessate dall’epidemia. Nella seconda parte è riportato il regolamento del lazzaretto milanese di San Gregorio di cui Alessandro Tadini era responsabile sanitario.
L’opera venne pubblicata 18 anni dopo lo scoppio dell’epidemia e venne più volte criticata dai posteri che trovavano gli scritti ostici e, più recentemente, imprecisi e contraddittori pur riconoscendo la ricchezza delle informazioni riportate.
Nel 1637 Alessandro Tadino diventò uno dei dodici membri del Tribunale di provvisione di Milano. Sette anni più tardi venne eletto prefetto dell’archivio del Collegio dei medici fisici. Ferdinando III d’Asburgo, nel 1653, lo insignì del titolo di conte palatino insieme ad altri colleghi del collegio di Milano.
Alessandro Tadino morì a Milano il 16 novembre 1661 e venne sepolto nella chiesa dei Cappuccini di Porta Orientale.