Via Baldo degli Ubaldi è una delle vie che si diramano da viale Carlo Espinasse e che sbuca su via Pier Francesco Moia.
La strada porta il nome di uno dei maggiori giureconsulti medievali che nacque a Perugia nel 1327 e morì a Pavia nel 1400. Discepolo di Bartolo da Sassoferrato nel 1359 divenne frate minore. Insegnò nelle Università di Bologna, Perugia, Firenze, Padova e Pavia sia diritto canonico che civile.
Nel periodo perugino furono suoi allievi il giurista Paolo di Castro, il cardinale Francesco Zabarella e Pierre Roger de Beaufort, eletto papa col nome di Gregorio XI nel 1370. Mente acuta risolveva soventemente casi controversi, dedicandosi nel frattempo alla scrittura di numerosi Commentari sul Corpus Iuris Civilis e sulle Decretali di Gregorio IX.
Baldo degli Ubaldi, un grande giureconsulto medievale
Nel 1378, durante lo Scisma d’Occidente, venne chiamato come consigliere giuridico da papa Urbano VI che aveva bisogno sostegno contro l’antipapa Clemente VII. Nel corso della sua permanenza a Perugia scrisse diversi trattati considerati da molti le fondamenta per la formulazione del diritto commerciale. A Baldo degli Ubaldi è inoltre attribuito il primo studio sulla cambiale.
L’ultima parte della sua vita trascorsa a Pavia, dove morì nel 1400, fu dedicata al diritto canonico. Baldo degli Ubaldi venne sepolto nella chiesa di San Francesco. Nel 1787 la sua lastra tombale venne trasferita nel cortile dei Giuristi dell’Università degli Studi di Pavia dove si trova tuttora.