Carlo Imbonati nasce a Milano, in una famiglia abbiente, il 24 maggio 1753 da Giuseppe Maria Imbonati, mecenate delle lettere lombarde e membro dei Trasformati, e dalla poetessa Tullia Francesca Bicetti.
Grazie alla notorietà e alla stima di cui gode il padre, la nascita di Carlo viene omaggiata da un coro di composizioni di letterati milanesi tra cui spicca una poesia di Pietro Verri.
L’educazione che riceve è di altissimo livello. Tra i suoi precettori c’è Giuseppe Parini che gli dedica l’ode L’educazione. Rimane orfano di padre a 15 anni. La conseguente elevata disponibilità economica di cui può godere gioca un ruolo determinante nella sua vita. Da una parte frequenta in modo onorato la bella società, dall’altro dilapida il suo patrimonio dandosi al gioco d’azzardo.
La notorietà di Carlo Imbonati è legata soprattutto agli importanti personaggi con cui intrecciava rapporti tra cui Giulia Beccaria, Manzoni, Monti e i già citati Parini e Verri. Fu proprio l’incontro con Giulia Beccaria, figlia del famoso Cesare, a decidere per il suo destino.
Giulia era sposata con Pietro Manzoni ed era la madre di Alessandro, il noto scrittore. Il suo matrimonio era fortemente in crisi ed essa aveva da tempo una relazione con Giovanni Verri.
Nel 1792 Giulia e Pietro si separano. E proprio in quel momento Giulia e Carlo si incontrano, vengono travolti dalla passione e si innamorano. Naturalmente all’epoca legami di questo tipo non erano ben visti. Per questo i due lasciano Milano e si stabiliscono a Parigi dove, grazie a una mentalità più aperta, possono coltivare e far crescere la loro relazione.
Furono anni felici, si ambientarono bene e frequentarono i salotti intellettuali più importanti.
Il 15 marzo 1805 Carlo Imbonati, in seguito a una forte colica biliare, muore inaspettatamente a Parigi. Dopo la sua morte Alessandro Manzoni, forse per compiacere sua madre, scrisse il Carme in morte di Carlo Imbonati dove esaltò la figura e le virtù morali di un uomo che aveva conosciuto solo attraverso le parole di sua madre.