Maria Gaetana Agnesi è la via che congiunge viale Sabotino con via Giulio Romano, zona Porta Romana. La donna, nata a Milano nel 1718, non fu solo una matematica ma anche una filosofa, una teologa, un’accademica e una filantropa.
Da bambina le sue spiccate doti intellettive le permisero di ricevere un’istruzione che altrimenti le sarebbe stata negata. Era talmente portata per le lingue che ne apprese perfettamente sette (italiano, tedesco, francese, latino, greco, spagnolo ed ebraico). Spronata dal padre si dedicò anche agli studi di eloquenza, filosofia e matematica.
Grazie all’ incontro con intellettuali italiani ed europei venne introdotta agli Elementi di Euclide, alla logica e alla fisica. Casa Agnesi divenne un salotto intellettuale dove Maria Gaetana esponeva le sue tesi filosofiche sostenendo l’importanza dell’istruzione femminile. L’animo misericordioso della donna la portò a desiderare l’abito monacale, ma il padre la convinse a coltivare tale inclinazione senza prendere i voti. Maria Gaetana Agnesi di dedicò così allo studio della teologia oltre a quello dell’algebra e della geometria.
Maria Gaetana Agnesi, che donna!
A 22 anni Maria Gaetana Agnesi conobbe il matematico Jacopo Ricciati con cui lavorò alla stesura delle Istruzioni Analitiche ad uso della Gioventù Italiana. Il libro ebbe un successo enorme ed alti riconoscimenti: l’Accademia Reale di Francia lodò il testo come un’opera avanzatissima, papa Benedetto XIV inviò benedizioni e offrì all’Agnesi la cattedra di Pubblico Lettore di Matematiche all’Università di Bologna, Carlo Goldoni le dedicò un sonetto definendola “orgoglio del paese”, l’imperatrice Maria Teresa d’Austria le donò un anello di brillanti.
Alla morte del padre avvenuta nel 1752 la volontà di Maria Gaetana Agnesi di aiutare il prossimo si acuì. Investì l’intero suo patrimonio finanziario per aprire un ospedale a Porta Vigentina passando da una condizione agiata ad una di difficoltà. Nel 1771 fu chiamata in qualità di “visitatrice e direttrice delle donne, specialmente inferme” dal Pio Albergo Trivulzio, di cui divenne direttrice nel 1873.
Maria Gaetana Agnesi passò molti anni della sua vita nella villa Agnesi Arbertoni di Montevecchia, finì però i suoi giorni in una stanza del Pio Albergo Trivulzio dove spirò il 9 gennaio 1799 per una polmonite.