Per chi abita o frequenta la zona dell’Ortomercato di Milano il nome Paolo Maspero fa subito venire in mente la via parallela a via VarsavIa.
Leggendo la targa si scopre che fu un medico e un poeta nato nel 1811 e morto nel 1896. Medico per professione e poeta per passione. Nato a Morosolo in provincia di Varese studiò medicina a Pavia, dove si laureò nel 1836.
Compì le sue prime esperienze lavorative come assistente del dottor Del Chiappa presso una clinica di Pavia. In seguito, lavorò come medico provvisorio a Varese. L’anno in cui iniziò ad esercitare la libera professione conobbe la principessa Cristina Trivulzio di Belgiojoso con cui allacciò un rapporto di amicizia e di stima che durò per il resto della sua vita.
Paolo Maspero, il medico particolare di Cristina Trivulzio di Belgiojoso
La nobildonna che soffriva di crisi epilettiche trovò nel medico un valente professore che fu in grado di seguirla su tutti i problemi legati alla sua malattia. Nel gennaio del 1845 Paolo Maspero venne nominato medico particolare della principessa e grazie a tale incarico il dottore ebbe modo di osservare da vicino la patologia.Nel 1856 scrisse e pubblicò “Della epilessia e del suo miglior modo di curarla”.
Accanto alla professione di medico il Maspero coltivava la passione per la letteratura greca che sfociò nella traduzione dal greco dell’Odissea di Omero da molti apprezzata e lodata, dell’Edipo Re di Sofocle, di alcune tragedie del Racine e del Leggio del Boileau.
Partecipò alle Cinque Giornate di Milano e, nel corso della seconda guerra d’Indipendenza, offrì i suoi servigi per curare i feriti presso l’ospedale Sant’Angelo.
Nel 1887 diventò socio dell’Istituto delle scienze e delle lettere di Milano dove passò gli ultimi anni della sua vita e dove si spense nel 1896.