Primaticcio Francesco, nato a Bologna nel 1504.
Confessatelo: non avreste mai pensato a lui come ad un pittore ed architetto. In fondo per molti è solo una via ed una stazione della metropolitana.
Ad ogni modo il nostro Francesco fu, così tanto per dire, collaboratore di Giulio Romano nella decorazione di quel Palazzo Te che tutti conosciamo.
Quando nel 1532 andò a Fontainebleau per lavorare con Rosso Fiorentino nel castello di re Francesco I, le doti di Francesco Primaticcio furono talmente apprezzate che alla morte del Fiorentino divenne sovrintendente e iniziò a dirigere la squadra incaricata di decorare le stanze del re e della regina.
Dopo un breve soggiorno a Roma tornò in Francia: suoi quei modelli di incisioni a stampa che fecero scuola tanto da essere fondamentali per la diffusione del manierismo italiano.
Famose le sue opere Il rapimento di Elena, visitabile a Londra e Ulisse e Penelope ( un po’ più lontano, a New York).
Agli inizi degli anni 2000 in seguito ad un restauro del suo autoritratto, si scoprì sul retro una scritta: «Monsign.r Franc.co Primaticcio, dito il Bologna in / Francia pitore et, questo, è il sua ritrato de sua / mano quand’era di questa età».
Non male per una fermata delle linea 1, eh?