Eccoci in via Giambellino: ho avuto già modo di parlare di questa zona in altri articoli qui sul sito, ma quello che voglio raccontarvi oggi è una cosa un filo più curiosa, anche se in realtà non dovrebbe esserlo.
Dovete infatti sapere che, per la creazione di questa sezione del sito, strade di Milano, in cui racconto il nome delle vie di Milano, una certa “selezione” la faccio. Nomi come Garibaldi, Cavour, Mazzini, Vittorio Emanuele, solo per citarne alcuni, non vado ad approfondirli. Il motivo è semplice: i nomi sono così importanti che immagino tutti li conoscano.
Giambellino: non fermatevi alle foto d’epoca
Per la via Giambellino avevo fatto lo stesso ragionamento, ma complice due chiacchere con alcune persone che in quella zona ci vivono, ho ritenuto di cambiare idea e spendere due parole.
Come molto spesso accade, niente di misterioso o di nascosto, sia chiaro: la spiegazione, seppur sommaria, è su tutte le targhe che riportano il nome della via Giambellino: pittore!
Già Giambellino era un pittore ed il suo vero nome era Giovanni Bellini. Nato e morto in quel di Venezia, ha vissuto dal 1433 al 1516. Con il suo vero nome forse riconoscerete uno dei più famosi artisti del Rinascimento: lavorò infatti per oltre 60 anni portando la pittura venezia attraverso un insieme di esperienze davvero uniche: dalla tradizione bizantine allo stile padovano del Mantegna, passando da Piero della Francesca ad Antonello da Messina fino ad arivare al Giorgione.
Un insieme di stimoli che il Giambellino riuscì a cogliere per la sua pittura che si rinnovò di continuo, pur legata alla tradizione.
Il Giambellino, ovvero Giovanni Bellini lo potete ritrovare con le sue opere nel nostro Museo Poldi Pezzoli, alla Pinacoteca di Brera e alla Pinacoteca del Castello Sforzesco.
Ed ovviamente in tanti altri musei e pinacoteche sparse in giro per il mondo.