Dopo una sfilza infinita di live in acustico, di barettini e band anonime che arrangiavano come potevano davanti a una cinquantina di persone, dopo che Milano sembrava morire senza poter vibrare di musica dal vivo, ecco che improvvisamente, in una serata che sembra una serata di pioggia qualsiasi (e stiamo parlando di giovedì 16 settembre), all’Arci Bellezza nel cuore di Porta Romana, oggi suona Il Corpo Docenti, rock-band che nasce a Milano nella primavera del 2017 per volontà del power trio composto da Lorenzo “Benzo” Manenti, Federico Carpita e Luca Sernesi. Un concerto rock, uno vero, con le chitarre elettriche e la birra sul palco. Che finalmente Milano sembra respirare di nuovo!
Loro li avevamo lasciati a gennaio 2020 con un album, Povere bestie, uscito pochissime settimane prima dell’inizio della pandemia e del lockdown. Da questo periodo tumultuoso i ragazzi de Il Corpo Docenti sono venuti fuori con un nuovo singolo, Sottotitoli, che rispetto al passato vede la band adottare un approccio leggermente meno angsty e più riflessivo tanto alle parole quanto alla musica, ma dal sound sempre ben riconoscibile che in parte abbiamo apprezzato anche in Povere bestie, di cui questa nuova traccia rappresenta una sorta di evoluzione.
Sottotitoli parla del senso di straniamento in cui la società attuale ci induce scaraventandoci nel bel mezzo di un deserto culturale e sociale dove non ci sono strade percorribili per uscirne sani e salvi.
Il Corpo Docenti e la nostalgia dei concerti rock
Il titolo è quasi il riassunto del brano, nonché l’immagine più importante che il testo mette in luce: Il Corpo Docenti vuole mettere in evidenza come in questa situazione di desolazione abbiamo bisogno dei sottotitoli per capire come arrivare a fine giornata e come iniziarne una nuova, di trovare qualcuno con cui scontrarsi e riappacificarsi solo per sentirsi un po’ più normali, e di inventarsi una casa dove poter finalmente chiudere la porta e rimanere faccia a faccia ognuno coi suoi problemi.
E va così, con la curva a destra che conosceva tutti i brani, con il pubblico che si alza come se per pochi attimo fosse tutto normale, e il 2020 non fosse mai esistito (tutto dura l’entusiasmo di un attimo, poi bisogna ritornare sulle seggiole allineate e distanziate, come nel triste 2021 anti-musicofilo in cui siamo). Il Corpo Docenti è la rock-band per chi ha amato i primi Ministri, per chi freme in attesa di un nuovo concerto in cui ci si prende a gomitate, per chi sta male e sta bene solo sfondandosi i timpani. È stato bello vivere nel passato per pochi attimi.