Kimerica è il rosso e il bianco, è testa di leone e coda di serpente, ma soprattutto è una cantautrice e producer in bilico tra mondi sonori contrastanti, tra elettronica e forma canzone. “Coro per la fine del mondo” è il suo primo singolo per Lost Generation Records.
Kimerica è già tra i progetti più interessanti della scena indipendente. L’abbiamo incontrata e le abbiamo chiesto quali sono i luoghi di Milano che più l’hanno affascinata. Ecco cosa ci ha risposto!
Circolo Ohibò
Quando mi sono trasferita a Milano ci andavo tutte le settimane, ogni volta che potevo. Oltre ad avere un’enorme tenda rossa che faceva molto Twin Peaks, c’era tutta la scena emergente di Milano e dintorni che passava di lì a suonare. Ora che ha chiuso, come tanti altri locali a causa del lockdown, sento la mancanza di un posto fisico di riferimento per le mie scoperte, dove vivere la musica fuori dalla cameretta.
Stazione Centrale
Milano l’ho vissuta anche da studentessa fuori sede e da amante fuori sede, quindi non esiste posto più familiare per me, in questa città, della stazione dei treni: luogo caotico ma elegante, come mi ricordano i turisti che fanno foto al soffitto con aria estasiata. Ho scritto lì diverse canzoni, appoggiandomi dove riuscivo.
Kimerica, coro per la fine del mondo
Hangar Bicocca
La prima volta che ho vissuto a Milano avevo casa in quella zona, mi piaceva (e mi piace) molto andare alle mostre di qualsiasi genere quindi avere una fondazione vicino casa era fantastico e stimolante. Lì ho visto le cose più strane e interessanti, anche quando pensavo non mi piacessero in realtà mi lasciavano qualcosa di bello.
Mercato Sul Naviglio
Adoro i mercatini, soprattutto dell’antiquariato e vintage perché ci si può trovare le cose più assurde e interessanti, quello sul Naviglio Grande mi piace molto anche per la location. In generale quella zona l’ho sempre apprezzata molto da frequentare sia di giorno, che è più tranquilla e pacifica, che di sera, che diventa piena di vita.
Via Lecco
Porta Venezia è uno dei quartieri più belli di Milano e in più ospita, in particolare in via Lecco, un’altissima concentrazione di locali queer. Sembra di entrare in un mondo parallelo a quello di un paio di vie più in là, dove tutto è un po’ più eccentrico e colorato. Quando viene sera poi i due mondi si incontrano e puoi trovare un uomo d’affari che torna da lavoro e una drag queen incrociarsi per strada. Magico.