É uscito venerdì 15 settembre 2023 su tutte le piattaforme digitali un nuovo singolo del progetto di Leiden, un nuovo capitolo per il cantautore urban di Pescara che pone ufficialmente fine all’estate con un brano pop EDM con influenze disco dance anni ’90, condito con sentimenti dolce-amari e con la produzione di VIANI.
Il racconto di una serata tra amici, dedicata agli ultimi romantici, a chi si fa salvare dai coinquilini, a chi è lontano da casa e a chi ama ancora.
La canzone scritta in chiave ironica e giocosa è lo storytelling di una serata alcolica a Milano. Nella prima strofa il sentimento portante è la malinconia, Leiden chiuso in casa rimurgina sul passato e l’amore andato. Nel bridge entra in scena “Simone” (migliore amico e coinquilino di Leiden), che lo convince a fare serata e a “viverla scialla”. Il ritornello rimato e ballabile è il fulcro della serata, è qui che il brano si trasforma in “Leggerezza”, tutta la situa diventa easy: birrette, baci, balli. La seconda strofa descrive il rientro a casa barcollante, quindi la conclusione della serata a casa di una sconosciuta nel migliore dei modi.
E noi per capirlo meglio, gli abbiamo chiesto quali fossero i suoi cinque posti di Milano del cuore, ecco com’è andata!
5 luoghi di Milano per conoscere il cantautore Leiden
1) Tondo cafè
Il Tondo è uno dei baretti hardcore più famosi della periferia Milanese, l’ho scoperto per caso durante una passeggiata scioglidubbi fra le viette di Rogoredo, camminando me lo sono ritrovato davanti. Campari soda a 2,50€ e birre a 3€ con tanto di affettati, pizzette e patatine, proprio come in terronia da me! Gestito dal mitico Tondone è un posto spettacolare, alcool e risate a fiumi.
“E chiaramente, vai dal Tondo!” cit.
2) La mia nuova camera
La mia nuova camera è più in periferia, è più rumorosa e più vecchia dell’ultima che ho avuto e non è arredata per nulla bene, però è spaziosa e mi trasmette tranquillità. C’è il letto a castello grande grande e sotto c’è il divano (poverino sempre occupato dai panni), poi c’è il pianoforte di fronte alla finestra e guardando fuori si vedono gli alberi verdi e le case grigie, quando piove si sente la pioggia che cade sulle foglie e anche se fa freddo lascio aperto e ascolto.
3) La Piazzetta in Isola
La Piazzetta in Isola assomiglia alla piazzetta di Pescara vecchia dove mi beccavo il sabato con gli amici, è un luogo colorato e semplice e mi ricorda casa. Ci sono i bar intorno alle panchine e i ragazzi ubriachi che ridono. In Piazzetta in Isola mi è capitato una volta di beccare un gruppetto che faceva freestyle, mi sono unito.
4) Il mercatino di Piazzale Cuoco
Il mercatino di Piazzale Cuoco (anche detto mercatino del rubato) si fa a a Corvetto la domenica mattina. È un mercato che vende qualsiasi cosa, e per qualsiasi intendo davvero qualsiasi. Comunque sia io vado sempre per camicie e jeans vintage.
Il posto è molto ruspante, non ci sono tavolini ma vestiti e articoli in vendita sono buttati a terra gli uni su gli altri, come si dice da me “adà vucicà” (devi cercare).
5) Da Mimmo e Enzo
Cooperativa sociale/circolo/ristorante in zona Prealpi scoperto da pochissimo grazie ad un’amica è già fra i miei posti preferiti. Circondato da case di ringhiera, appena si entra ci sono due tavoli grandi da biliardo e a giocare è chi ha i capelli bianchi, la sigaretta in bocca e il bianchino in mano.
C’è il giardino che sembra di stare negli anni ’80 e con 10€ mangi primo, secondo e contorno. Ma la cosa che mi ha fatto innamorare più di tutte è stato l’odore che c’è al bancone, è lo stesso identico del ristorante che aveva mio zio Pietro, il profumo dolciastro degli amari misto a quello del caffè con una punta di aceto… credo sia questa la ricetta della fragranza, ma non sono sicuro sulle quantità.