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5 posti di Milano preferiti del cantautore Pezzopane

Un nuovo album di Pezzopane dal titolo “Sembra ieri“. è uscito venerdì 19 gennaio 2024 su tutte le piattaforme digitali.

Un nuovo e definitivo capitolo fuori per ALTI Records e Visory Records (e in distribuzione Believe Music Italy) che ci racconta l’inguaribile sindrome da Peter Pan del cantautore, e dove convivono le storie intrecciate di cinque anni passati a Milano, proprio in quel monolocale che aveva ispirato il primo disco di Pezzopane dal titolo “Storie da monolocale”, ma anche il romanticismo di una relazione di quelle semplici, passate sotto le coperte acciambellati come gatti.

Uscito dal monolocale milanese in cui sono nate le storie del suo primo disco, Pezzopane ritorna quindi all’aria aperta con un album di 10 brani dal sapore pop fuorimoda che racchiude una retrospettiva di ricordi ed esperienze – personali e non – filtrate attraverso la solita dissacrante e malinconica ironia che lo caratterizza.

La pandemia del 2020 è stata per Pezzopane l’occasione per riflettere sul proprio vissuto e rendersi conto di quanto il tempo passi in fretta e come il proprio passato non sembra mai troppo distante, soprattutto quando le vicende vissute lasciano il segno.

Proprio per questo suo legame con Milano, che uno dei temi principali di tutto il disco, abbiamo deciso di chiedergli quali potessero essere i suoi punti di Milano a cui è più affezionato, ed ecco cosa ci ha segnalato.

5 posti di Milano preferiti del cantautore Pezzopane

Bar Verde o da Peppuccio” in Darsena

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Un posto davvero magico, un bar tabacchi dove tutto diventa possibile quando cala la notte, nel momento in cui il tasso alcolico straborda e gli avventori diventano figure mitologiche danzanti sulle note dei pezzi jazz selezionati da Peppuccio in persona, che insulta ed inveisce contro chiunque senza motivo. Lì mi ritrovavo al bancone con i miei amici ansioso di godermi questa marmaglia senza speranze, questi figli della notte metropolitana che sbucavano dal nulla ed acquistavano senso solo in quel preciso momento ed in quel preciso posto, tanto che mi sono sempre chiesto cosa potessero fare nella vita se non le sagome da bar.

Casa di Ricky

Ricky era lincontrastato mattatore delle serate, il tipico amico supersimpatico che agglomera la gente giusta e di sera mette sempre a disposizione casa sua pur sapendo che potrebbe finire facilmente devastata se il livello alcolico generale supera il livello di guardia. Tra interminabili tornei a PES, sessioni di fantacalciomercato, racconti di viaggi ed amori improbabili e tentativi di martirizzare il povero gatto della sua fidanzata, le serate a casa di Ricky erano puro sballo oltre che il punto di partenza delle nostre scorribande notturne nel finesettimana.

Campo sportivo Savorelli

pezzopane
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Nel mio periodo milanese ho assistito alla nascita di Fubles, una app sviluppata da studenti che permette di organizzare partite di calcio direttamente online prenotando un campo ed inserendo una distinta a cui può iscriversi chiunque. Un successo strepitoso che ha permesso a migliaia di aspiranti calciatori da dopolavoro di diventare delle celebrità dellunderground calcistico locale. Personalmente il Savorelli, campo sportivo in zona Bocconi, è diventato il mio San Siro. Ci ho giocato centinaia di partite e ci ho conosciuto quelli che sono poi diventati i miei amici più stretti. Adoro il profumo dellerba sintetica fresca del Savorelli la sera tardi” (semicit.)

Sul campo del Savorelli ci ho lasciato il cuore, oltre ad un sacco di soldi.

Rocket

Ci tengo a precisare che parlo del vecchio Rocket in via Pezzotti 52 e non di quello nuovo sul naviglio grande. Ad accoglierci allingresso, indimenticabile, una vecchia tv sempre accesa sul canale NO SIGNAL. Era il locale perfetto per giovani hipster, un buco nero umido pieno di universitari sbronzi che ballavano le hit indie del momento suonate dalla djette Barbarella (miaoooooo). Ogni tanto il gestore proponeva qualche live di band sconosciute che da lì a poco avrebbero avuto successo. Fondamentale conciarsi in modo giusto: jeans skinny, clarks, giubbotto di pelle, doppio taglio o frangetta stile mod. Lo stile prima di tutto.

Idroscalo

Unoasi di pace dove stendersi sul prato e prendere il sole, magari suonare la chitarra o leggere un libro da hipster, che nel primo finesettimana di giugno diventava la cornice del MIAMI, il festival indie più figo dItalia. 3 giorni di pace, amore e musica, i migliori nomi della scena underground, qualche vecchia gloria ed un pubblico variegatissimo di gente troppo giusta. Ci ho pure suonato, ed è stato indimenticabile.

pezzopane
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